Rimini è sinonimo di mare, vita notturna e divertimento, ma chi soggiorna in questa vivace città della Riviera Romagnola può scoprire, a poca distanza, un volto completamente diverso dell’Italia centrale: quello delle montagne, dei bois et le silenzio.
A gita di un giorno da Rimini a Camaldoli è un’esperienza che unisce natura incontaminata, cultura monastica e tradizione toscana, offrendo un itinerario sorprendente per chi desidera una pausa rigenerante.
Dal mare ai monti: un itinerario tra panorami e borghi
La partenza ideale è al mattino presto. Lasciata la costa e il profumo di salsedine, si percorre la Strada Statale 258 passando per Verucchio, antico borgo malatestiano, e Saint Leo, arroccata su uno sperone di roccia e dominata dalla celebre Fortezza di San Leo.
Proseguendo verso l’interno, la Romagna si trasforma lentamente: le pianure lasciano spazio ai boschi dell’Appennino tosco-romagnolo, dove castagni, faggi e abeti iniziano a disegnare un paesaggio fresco e montano. Dopo circa due ore e mezza d’auto (circa 130 km), si arriva a Camaldoli, nel comune di Poppi, immerso nel Parc national des forêts du Casentino, Monte Falterona et Campigna, uno dei più estesi e suggestivi d’Italia.
L’Eremo di Camaldoli: dove il silenzio parla
Il cuore spirituale della zona è l’Eremo di Camaldoli, fondato nel 1012 da San Romualdo, monaco benedettino che cercava un equilibrio tra vita comunitaria e contemplazione solitaria.
Qui, a oltre 1100 metri di altitudine, il tempo sembra essersi fermato. L’eremo è composto da un piccolo chiostro, da una chiesa rinascimentale e da una ventina di celle in pietra, ognuna circondata da un orto, dove i monaci camaldolesi vivono in meditazione e preghiera.
L’atmosfera è densa di la spiritualité: il silenzio del bosco, il profumo della resina e il suono lontano di una campana accompagnano la visita, creando una sensazione di pace profonda.
Le visite guidate, disponibili in determinati orari, permettono di conoscere la storia millenaria dell’ordine e di scoprire come ancora oggi la comunità monastica viva in armonia con la natura.
Il Monastero e l’Antica Farmacia: fede, accoglienza e saperi erboristici
Scendendo pochi chilometri più a valle, si raggiunge il Monastero di Camaldoli, costruito nel XI secolo come luogo di accoglienza per pellegrini e viandanti.
Oggi il complesso ospita una chiesa decorata con opere d’arte rinascimentali, un refettorio affrescato e la celebre Antica Farmacia Camaldolese.

Qui, fin dal Medioevo, i monaci producevano unguenti, balsami, liquori e tisane utilizzando erbe officinali raccolte nei boschi circostanti. Le scaffalature in legno scuro, i flaconi in vetro e gli strumenti d’epoca ancora visibili raccontano un sapere antico, tramandato nei secoli.
Oggi la farmacia è ancora attiva e offre prodotti naturali e cosmetici realizzati secondo le ricette tradizionali, perfetti per chi desidera acquistare un souvenir autentico e benefico.
Sapori di montagna: il pranzo tra boschi e tradizione
Dopo la visita, è tempo di dedicarsi ai sapori locali.
I ristoranti e rifugi della zona propongono piatti tipici della cucina toscana di montagna, genuina e sostanziosa: tortelli di patate al ragù, polenta ai funghi porcini, cinghiale in umido, pecorino stagionato e dolci a base di castagne o miele camaldolese.
Molti locali si affacciano sui boschi e permettono di pranzare all’aperto, respirando l’aria pura delle Foreste Casentinesi, tra il profumo del legno e il canto degli uccelli.
Passeggiate e natura nel Parco delle Foreste Casentinesi
Per chi ama camminare, il territorio di Camaldoli offre numerosi sentieri escursionistici ben segnalati.
Uno dei percorsi più suggestivi è quello che collega il Monastero all’Eremo, un tratto di circa 4 km nel cuore della foresta, percorribile in un’ora e mezza. Il cammino è dolce ma immersivo, ideale per chi desidera vivere la spiritualità del luogo attraverso la natura.
Altri itinerari conducono verso Badia Prataglia, La Verna (dove San Francesco ricevette le stimmate) o verso i crinali appenninici che separano la Toscana dall’Emilia-Romagna, regalando viste mozzafiato sui monti e sulle vallate.
Il rientro a Rimini: dal silenzio al mare
Nel pomeriggio, dopo una giornata intensa e rigenerante, si può intraprendere il viaggio di ritorno verso Rimini.
La discesa dall’Appennino offre nuovi scorci, con la luce del tramonto che accarezza i boschi e i borghi romagnoli. Rientrando in città, il mare accoglie nuovamente i visitatori, chiudendo un cerchio ideale: dal blu dell’Adriatico al verde delle foreste, dalla vitalità della Riviera alla quiete millenaria di Camaldoli.
Consigli pratici per la gita
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Durata del viaggio: circa 2 ore e 30 minuti per tratta (130 km).
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Comment s'y rendre : in auto, seguendo la SS258 verso Sansepolcro, poi la SP208 fino a Camaldoli.
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Meilleure période : de maggio a ottobre, quando il clima è mite e i sentieri sono accessibili.
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Abbigliamento: portate una felpa o giacca leggera anche in estate — le temperature in quota sono più fresche.
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À ne pas manquer : les visita guidata all’Eremo, l'Antica Farmaciales percorso a piedi nel bosco et le pranzo nei rifugi locali.
Una giornata che resta nel cuore
A gita da Rimini a Camaldoli è molto più di un’escursione turistica: è un’esperienza sensoriale e spirituale, capace di riconnettere chiunque con la natura e con il valore del silenzio.
Un viaggio perfetto per chi desidera scoprire che, a pochi chilometri dalle spiagge della Riviera Romagnola, esiste un luogo dove il tempo rallenta e ogni respiro diventa meditazione.



