Tra le tante immagini che raccontano Rimini — il mare, la ruota panoramica, la Fontana della Pigna, il Ponte di Tiberio — l’Arco di Augusto è senza dubbio il simbolo più rappresentativo della città. Situato all’ingresso del centro storico, è il punto da cui comincia Corso d’Augusto, la via principale che attraversa Rimini fino al ponte romano.
L’Arco di Augusto: la porta di Roma verso il mare
Costruito nel 27 a.C. per celebrare l’imperatore Augusto, l’arco segnava l’ingresso della via Flaminia, la grande strada romana che collegava Rimini a Roma. È considerato l’arco romano più antico ancora in piedi in Italia, e uno dei meglio conservati.
Realizzato in pietra d’Istria, materiale chiaro e luminoso che contrasta con il cielo e le mura medievali che lo circondano, l’arco era parte integrante delle antiche mura cittadine. Originariamente era sormontato da una statua dell’imperatore, oggi perduta, e decorato con rilievi che celebrano la grandezza di Roma: le divinità di Giove, Nettuno, Apollo e Roma adornano le sommità delle colonne, simboli di potenza, pace e prosperità.
Il grande fornice centrale, più ampio rispetto agli archi tradizionali, era un chiaro segno della volontà di apertura e di accoglienza verso chi arrivava in città. Rimini, già allora, era un crocevia tra mondo marittimo e vie dell’entroterra, tra commercio, cultura e ospitalità.
Un monumento che racconta la storia di Rimini
Oggi l’Arco di Augusto è uno dei luoghi più visitati della città e rappresenta il punto di incontro tra passato e presente. È considerato la “porta d’ingresso” del centro storico: da qui parte il percorso che conduce a Piazza Tre Martiri, Piazza Cavour, al Tempio Malatestiano e, infine, al Ponte di Tiberio.
Di notte, l’arco è illuminato da luci calde che ne esaltano i dettagli architettonici, rendendolo uno degli scorci più fotografati dai turisti. È anche il punto di riferimento per eventi, passeggiate culturali e itinerari storici organizzati dal Comune e dalle guide locali.
Altri simboli identitari della città
Oltre all’Arco di Augusto, Rimini vanta altri simboli riconoscibili che contribuiscono alla sua identità:
-
Il Ponte di Tiberio, costruito all’inizio del I secolo d.C., capolavoro di ingegneria romana perfettamente conservato.
-
La Fontana della Pigna, situata in Piazza Cavour, simbolo della rinascita civica medievale.
-
Il Tempio Malatestiano, opera rinascimentale legata alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta e capolavoro firmato da Leon Battista Alberti.
-
Il Grand Hotel di Rimini, emblema della dolce vita felliniana, immortalato dal regista nel film “Amarcord”.
Tutti questi luoghi raccontano un volto diverso della città: quello romano e imperiale, malatestiano e rinascimentale, fino a quello moderno e cinematografico.
Un simbolo senza tempo
L’Arco di Augusto non è solo un monumento, ma una testimonianza millenaria dell’identità riminese. Rappresenta il legame tra storia, mare e accoglienza, tre elementi che ancora oggi definiscono Rimini nel mondo.
Camminare sotto l’arco significa attraversare idealmente più di duemila anni di storia: da colonia romana a capitale balneare dell’Adriatico, Rimini continua a essere una città che unisce cultura, ospitalità e fascino senza tempo.