Gemmano (in dialetto romagnolo Zman o Scmen) è un piccolo comune italiano di circa 1.140 abitanti, situato nella provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Sorge a sud del capoluogo, in un’area collinare che domina la valle del Conca, offrendo scorci panoramici di grande suggestione.

Storia
Le origini di Gemmano risalgono all’epoca medievale. Per lungo tempo appartenne agli arcivescovi di Ravenna, finché nel 1356 fu conquistato da Galeotto Malatesta, entrando nei domini della potente famiglia riminese. Rimase sotto il loro controllo fino al 1504, quando passò allo Stato Pontificio.
Gemmano è ricordata anche per i duri combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel 1944, durante la battaglia della Linea Gotica, che causò gravi distruzioni e numerose vittime civili.
Simboli
Lo stemma comunale, concesso ufficialmente con decreto del Presidente della Repubblica il 22 settembre 2014, raffigura:
«Uno sfondo azzurro con tre colline verdi in basso, con la collina centrale sormontata da un braccio umano vestito di rosso con polsino d’argento, che tiene tra indice e pollice un anello d’oro con pietra rossa.»
Les gonfalone del Comune è un drappo partito di bianco e verde.
Monumenti e luoghi d’interesse
- Grotte di Onferno: un complesso carsico di rilevanza ambientale e scientifica, oggi riserva naturale. Le grotte ospitano una colonia di pipistrelli e offrono percorsi guidati e laboratori didattici.
- Santuario della Madonna di Carbognano: luogo di culto immerso nella natura, meta di pellegrinaggi.
- Monumento ai Caduti: memoria delle vittime gemmanesi della Seconda guerra mondiale.
Santuario della Madonna di Carbognano
Les Santuario della Madonna di Carbognano si trova nel territorio di Gemmano, sul versante della collina che sovrasta il fiume Conca. Il piccolo edificio sacro, bianco e discreto, è immerso in un contesto rurale che invita al raccoglimento e alla pace.

Storia
Secondo la tradizione, il santuario sorge sui resti di un tempio romano dedicato al dio Pan, costruito dalla gens Carbonia. Intorno al 1260, i francescani vi edificarono un piccolo convento dedicato a San Francesco. La consacrazione alla Madonna avvenne nel 1500, segnando l’inizio di una forte devozione popolare che nel tempo rese il santuario un importante punto di riferimento spirituale nella vallata.
Nel XIX secolo, la popolazione elesse San Vincenzo Ferreri come patrono. La chiesetta è stata oggetto, in anni recenti, di importanti lavori di restauro e adeguamento per l’accoglienza dei pellegrini.
Feste e ricorrenze
- Festa della Fava e del Formaggio (1° maggio): tradizionale festa popolare con processione religiosa, stand gastronomici e musica dal vivo.
- Sagra della Pappardella al Cinghiale (Ferragosto): appuntamento enogastronomico di richiamo, con piatti della tradizione romagnola.
- Sagra “Il Mare in Collina” (agosto): evento estivo dedicato al pesce, giunto alla sua 14ª edizione.
Gastronomia e natura
Gemmano conserva una tradizione culinaria genuina e profondamente legata al territorio. Tra i piatti tipici spiccano le pappardelle al cinghiale, il formaggio di fossa, la piadina romagnola e le specialità a base di fave fresche, protagoniste delle sagre locali. Il tutto accompagnato da vini locali come il Sangiovese e il Trebbiano romagnolo.
Il territorio di Gemmano si presta anche a numerose attività escursionistiche: dai sentieri che attraversano le colline punteggiate di borghi e case coloniche, fino alle passeggiate guidate nella Riserva Naturale di Onferno, perfetta per famiglie, amanti della natura e fotografi.