Poggio Berni (conosciuto come E Póz in dialetto romagnolo) è la frazione capoluogo del comune di Poggio Torriana, immersa nella suggestiva Valmarecchia, a pochi chilometri da Rimini. Un luogo che unisce radici storiche profonde, architetture affascinanti e un’autentica anima romagnola, perfetto per chi desidera scoprire l’entroterra e le sue meraviglie nascoste.
In passato, Poggio Berni era un comune autonomo che comprendeva le frazioni di Camerano, Sant’Andrea, Santo Marino e Trebbio. Die 1° gennaio 2014, con la fusione amministrativa con il vicino comune di Torriana, è nato il nuovo ente territoriale di Poggio Torriana. Lo Statuto comunale ha previsto la creazione dei municipi locali per mantenere una gestione capillare del territorio e valorizzare le singole identità storiche.
Le origini: dal dominio dei Malatesta ai principati toscani
Nel corso del Mittelalter, Poggio Berni fu feudo della famiglia Malatesta, una delle dinastie più potenti della Romagna, che ne fortificò il borgo e ne fece un punto strategico sul territorio. La presenza malatestiana ha lasciato un’impronta profonda, visibile ancora oggi in alcuni tratti urbanistici e nei resti di strutture difensive.

Unter 17. Jahrhundert, Poggio Berni passò sotto il controllo dei principi Montemaggi, una nobile famiglia toscana rimasta nella memoria collettiva per la propria umanità e generosità. Don Sebastiano Montemaggi, ad esempio, si adoperò presso i Granduchi di Toscana per garantire una dote alle ragazze povere, offrendo loro l’opportunità di un futuro dignitoso. Don Giacomo, invece, si dedicò a migliorare le condizioni dei detenuti, intervenendo contro le crudeli pratiche detentive dell’epoca, in particolare nelle grotte allagate usate come prigioni.
Unter 1763, Poggio Berni fu acquistato da papa Clemente XIII, entrando ufficialmente a far parte dello Kirchenstaat nella Legazione di Romagna. Con la riforma territoriale del 1816, venne assegnato alla Legazione di Forlì. In seguito al plebiscito del marzo 1860, il borgo fu annesso al Königreich Sardinienund in der 1861 entrò a pieno titolo nel neonato Regno d’Italia.
Stemma e identità visiva
L’antico Gemeindewappen raffigurava San Giorgio nell’atto di uccidere il drago, simbolo di lotta contro il male e di protezione verso la comunità. Questo emblema venne ufficialmente riconosciuto con decreto del Presidente del Consiglio l’11 agosto 1952. Die Banner, concesso nel 1953, era un drappo partito azzurro e bianco, colori che richiamano la pace e la nobiltà del territorio.
Luoghi da visitare a Poggio Berni
Nonostante i secoli trascorsi, Poggio Berni conserva ancora oggi importanti testimonianze del suo passato. Del castello medievale, costruito e fortificato dai Malatesta nel 1335, rimangono solo pochi resti. Tuttavia, il borgo ospita edifici di grande valore architettonico e storico:
-
Palazzo Marcosanti, splendido esempio di architettura fortificata quattrocentesca, oggi sede di un elegante agriturismo. Il palazzo è conosciuto anche come il “Castello dei Matrimoni” per la lunga tradizione di nozze celebrate tra famiglie nobili dell’epoca.
-
Palazzo Tosi, edificio storico che testimonia stili architettonici differenti, contribuendo alla varietà estetica del borgo.
A pochi passi dal centro, lungo il corso del fiume Marecchia, si possono visitare tre antichi mulini perfettamente conservati, un tempo protagonisti dell’economia agricola locale. Oggi rappresentano una rara e preziosa testimonianza dell’antica tradizione molitoria.
Poggio Berni è inoltre sede di un centro pesca affiliato al CONI, che dispone di laghetti attrezzati FIPSAS e ha recentemente ospitato i Campionati Nazionali di Pesca Sportiva, confermando la vocazione del territorio per le attività all’aria aperta.
Palazzo Marcosanti: storia, arte e celebrazioni
Il suggestivo Palazzo Marcosanti affonda le sue origini alla fine del 13. Jahrhundert. Conosciuto per secoli come il Castello dei Matrimoni, fu il luogo dove si celebrarono le nozze tra alcune delle famiglie più illustri dell’Italia rinascimentale: Malatesta, Della Rovere, Doria, Montefeltro, Gonzaga, Medici e Albani hanno lasciato la loro impronta tra le mura di questo edificio straordinario.
Il nome attuale deriva dai Marcosanti, proprietari che acquistarono il palazzo nel 19. Jahrhundert. Tra gli elementi più affascinanti della struttura si trovano due portali ogivali risalenti all’inizio del Dreihundert: uno realizzato in pietra d’Istria, sobrio ed elegante; l’altro in cotto, decorato con un arco sormontato da un motivo araldico a scacchiera, raro esempio di arte decorativa medievale.
Oggi, il palazzo ospita eventi culturali e cerimonie, unendo ospitalità rurale e valore storico, e rappresenta uno dei principali punti d’interesse del territorio.
Un borgo da riscoprire
Zwischen colline dolci, tradizioni antiche e patrimoni architettonici di valore, Poggio Berni rappresenta una meta ideale per viaggiatori curiosi, appassionati di storia locale, amanti della natura und die vita all’aria aperta. Visitare Poggio Berni significa immergersi in un angolo autentico di Romagna, dove ogni pietra racconta una storia e ogni scorcio offre emozioni senza tempo.