Passeggiando per il cuore del centro storico di Rimini, non si può non notare la presenza elegante e silenziosa della Tannenzapfen-Brunnen, situata in Piazza Cavour, tra il Palazzo dell’Arengo, il Teatro Galli e il Palazzo del Podestà . È uno dei simboli più antichi e affascinanti della città , e conserva nei suoi dettagli secoli di storia, tradizione e anche un pizzico di leggenda.
Un’antichissima fonte pubblica
La Fontana della Pigna ha origini romane, anche se la forma attuale risale principalmente al Renaissance. In epoca romana, esisteva già una fonte d’acqua pubblica in questo punto della città , sfruttando l’ingegneria degli acquedotti antichi che portavano l’acqua dalle colline fino al centro urbano.
Nel Medioevo e durante il Rinascimento, la fontana venne ricostruita e abbellita. Il nome “della Pigna” deriva dall’elemento decorativo che la sormonta: una grande pigna in pietra che sostituisce il classico getto d’acqua. La pigna, oltre a richiamare simbolicamente fertilità e abbondanza, era anche un emblema della città .
Un’opera cara ai viaggiatori
Nel corso dei secoli, la fontana è stata punto di riferimento per mercanti, cittadini e pellegrini. Un tempo era il principale punto di approvvigionamento idrico della città , ma anche luogo d’incontro e di socialità .
Leon Battista Alberti, grande architetto e umanista del Quattrocento, la citò con ammirazione durante il suo soggiorno a Rimini, e addirittura Leonardo da Vinci, in viaggio verso Cesena, si fermò ad osservarla, annotandone lo stile e il funzionamento nel suo taccuino. Proprio da questi dettagli emerge l’importanza della fontana anche come capolavoro di ingegneria idraulica del suo tempo.
Simbolo civico e bellezza rinascimentale
La forma attuale della fontana risale in gran parte alla seconda metà del XV secolo, e si compone di una vasca centrale circolare da cui emerge un piedistallo decorato con motivi floreali e animali. In cima, la celebre pigna scolpita domina l’insieme, rendendola facilmente riconoscibile e fortemente simbolica.
Non si tratta solo di una decorazione: la pigna era un oggetto ricorrente nella simbologia romana e rinascimentale, legata alla vita, alla rigenerazione e alla continuità . In questo senso, la Fontana della Pigna è anche un monumento alla storia stessa di Rimini, alla sua capacità di rinascere nei secoli e reinventarsi.
Curiosità e aneddoti
- La fontana fu disattivata per molti anni, ma oggi è tornata a zampillare con discrezione, contribuendo alla bellezza e all’atmosfera della piazza.
- Nei secoli, è stata al centro della vita pubblica: testimone di mercati, esecuzioni, manifestazioni e celebrazioni civili.
- Per i riminesi, è da sempre un punto d’identità : fotografata, raccontata, disegnata, la Fontana della Pigna rappresenta il legame tra passato e presente.
Un consiglio per chi visita Rimini
Quando visiti Piazza Cavour, prenditi qualche minuto per osservare con calma la Fontana della Pigna. Guardala da diverse angolazioni, cogline i dettagli, pensa a quante persone – nel corso di oltre duemila anni – si sono fermate lì, proprio dove sei tu, a bere, a riposare, a riflettere.
Non è solo una fontana. È un punto d’incontro tra epoche, una finestra aperta sulla storia profonda della città .